L’Associazione Letizia Leviti

con sede in Bagnone (MS), in via Repubblica 20,

indice e promuove il

Premio giornalismo Under 35 “Letizia Leviti”

Riservato ai giovani giornalisti Under 35 freelance e collaboratori non assunti nelle redazioni

Art. 1 – Finalità

Il premio giornalistico Letizia LevitiIl nostro lavoro è verità” – Under 35” istituito e organizzato dall’Associazione Letizia Leviti, nasce per valorizzare un giornalismo di approfondimento che privilegia l’onestà intellettuale, la sincerità e la trasparenza nel raccontare persone e avvenimenti con un linguaggio appropriato che trasmetta chiarezza, frutto di particolare attenzione alla verifica e al confronto delle fonti. “Un giornalismo – per usare le parole di Letizia – interessato a sapere e raccontare non solo ‘cosa è successo’, ma soprattutto ‘come è successo’, attento a momenti, sfumature, espressioni, impressioni, dettagli che spesso vengono sacrificati per fretta, disattenzione, preconcetto editoriale”.

Art. 2 – Destinatari

La partecipazione al premio è riservata ai giovani giornalisti freelance e collaboratori non assunti nelle redazioni che compiranno al massimo 35 anni di età entro il 31 dicembre 2020. L’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti non costituisce obbligo per la partecipazione. Può partecipare un autore singolo o una squadra – purché tutti Under 35 – con un solo elaborato realizzato in un formato a scelta: carta stampata, video, radio, online, webdoc, podcast.

Art. 3 – Tema

“Articolo 32” è il tema che definisce la categoria “Under35” 2020 e che si ispira alla Costituzione italiana. La nostra Carta sancisce il diritto alla salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Vogliamo valorizzare il lavoro del giornalista che, con un reportage o inchiesta, ha affrontato con profondità, passione e sincerità il tema della salute pubblica in diverse sfumature, da quella tecnico-scientifica a quella sociale e morale, indagando in particolare cause ed effetti della malasanità. Il periodo della pandemia da Covid19 ci ha insegnato che il diritto alla salute non è un concetto astratto, bensì un tema fondamentale e concreto per noi e per le nostre comunità.
La pandemia ha messo a nudo come anni di sprechi, corruzione, infiltrazioni delle mafie, inefficienza, mancanza di meritocrazia, mancanza di omogeneità nelle norme ed errori organizzativi abbiano causato una cattiva gestione diffusa,
sia nel settore sanitario che in quello sociosanitario. Al tempo stesso lo stato di emergenza ha portato alla luce la forza, la passione, l’amore con cui la maggior parte dei medici, infermieri, dirigenti sanitari e volontari affrontano ogni giorno il loro impegno per la salute e la vita del prossimo.
L’obiettivo del premio è andare oltre la cronaca, affinché il dramma del Covid19 diventi occasione per riflettere sulla centralità della salute come il bene comune più importante ma anche come occasione di incontro, di abbraccio e di verità tra gli uomini. Il concorso si rivolge, quindi, non solo a reportage e inchieste “sulla pandemia” ma anche “oltre la pandemia”, come: elaborati sulla correlazione tra inquinamento ambientale e malattie, criticità nell’organizzazione e interazione della sanità pubblica con quella privata, problematiche specifiche e strutturali del settore sociosanitario, cause di cattiva gestione e di inefficienza del settore sanitario, esempi virtuosi, confronto tra modelli di organizzazione, analisi delle norme e delle competenze nazionali, regionali e locali, scenari e prospettive del settore sanitario e sociosanitario, i volontari della salute, etica e salute, la salute del prossimo, salute e verità.
La giuria prenderà in considerazione la capacità dell’autore/degli autori di unire il lavoro di ricerca alla verifica delle fonti e delle informazioni, assolutamente necessaria in un momento storico in cui proliferano le fake news.
L’accuratezza dei contenuti sarà dunque uno dei criteri guida nella selezione dei candidati.
L’opera in concorso dovrà essere coerente con i valori che Letizia ricercava nell’esercizio della sua professione: onestà intellettuale, cura del linguaggio, accuratezza e profondità dei contenuti, sincerità e autentica libertà di giudizio, stupore di fronte al reale.

Art. 4 – Cosa serve per partecipare

I candidati dovranno far pervenire all’Associazione Letizia Leviti:

– Numero 1 elaborato pubblicato tra il 1° luglio 2019 e il 31 luglio 2020 su uno o più supporti a scelta: carta stampata, video, radio, online, webdoc, podcast. Gli articoli o i servizi devono essere in lingua italiana e pubblicati su media registrati in Italia. Se l’elaborato – pubblicato su media italiani – dovesse essere parte di un progetto internazionale, il candidato potrà segnalarlo e la giuria lo terrà in considerazione.

– Il nome della/e testata/e su cui è stato pubblicato l’articolo o il servizio. In caso di articolo o servizio non firmato o siglato, è necessaria una dichiarazione del direttore della testata che ne attesti l’autore. In caso di elaborato firmato con un pseudonimo serve la certificazione di registrazione dello pseudonimo.

– Un curriculum vitae che riporti in breve l’attività giornalistica svolta dal candidato e un recapito telefonico.

– La scansione di un documento di identità valido.

L’autorizzazione firmata al trattamento dei dati personali ai sensi del D.L. 196/2003.

Art. 5 – Il linguaggio

Ulteriori elemento specifico di valutazione saranno la proprietà di linguaggio – scritto, parlato o delle immagini – e la capacità di storytelling, tratti distintivi e imprescindibili di Letizia che caratterizzano, sin dal suo inizio, il premio Letizia Leviti. La correttezza grammaticale e sintattica, la scelta ponderata dei vocaboli, la chiarezza espositiva, la ricerca di una forma e di un lessico adeguati all’argomento trattato e all’architettura della frase, l’incisività frutto del rispetto delle norme di struttura, costituiscono il requisito fondamentale e indispensabile. Per i servizi televisivi saranno attentamente valutate la scelta e la regia delle immagini. Per i servizi radio e/o podcast sarà premiata la capacità di “immergere” l’ascoltatore nelle storie, pur senza l’ausilio di immagini. Per gli articoli sul web, saranno privilegiati sia la capacità di sintesi, sia l’approfondimento.

Art. 6 – La giuria

A decretare i vincitori saranno cinque giornalisti Under35, in una giuria presieduta da Claudio Cordova, direttore de Il Dispaccio e vincitore del premio Letizia Leviti 2017 sezione web, e composta dalle giornaliste Cecilia Anesi, Giulia Presutti, Sara Manisera e Flavia Barsotti.

Art. 7 – Il premio

All’elaborato che risulterà vincitore verrà assegnato il premio, costituito da una targa e da un riconoscimento in denaro del valore di 2.000 euro messo a disposizione dall’Associazione Letizia Leviti. Il vincitore avrà inoltre diritto al rimborso spese per la trasferta in occasione della cerimonia di premiazione che si terrà a Firenze il 12 dicembre 2020 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.

Art. 8 – Dove inviare la domanda

La domanda di partecipazione al premio e il materiale richiesto, dovranno essere inviati tramite posta elettronica a ufficiostampa@associazioneletizialeviti.org oppure in formato cartaceo all’indirizzo via Repubblica 20, 54021 Bagnone (MS) entro e non oltre il 10 ottobre 2020. Non saranno prese in considerazione le candidature giunte dopo tale data.

Art. 9 – Termini e condizioni                      

Il candidato autorizza l’organizzazione del premio alla riproduzione, alla diffusione e alla conservazione di immagini e testi presentati in concorso, per le ragioni connesse all’organizzazione del premio e in generale per i fini dell’Associazione Letizia Leviti. L’organizzazione si impegna a citare l’autore e la testata di riferimento su cui è stato pubblicato il materiale. Ogni autore è personalmente responsabile di quanto inviato all’Associazione Letizia Leviti e solleva quest’ultima da qualsiasi responsabilità derivante, anche nei confronti di terzi, della diffusione e pubblicazione dell’elaborato trasmesso, dichiarando altresì che la diffusione e l’utilizzo del materiale inviato non configura alcuna violazione di copyright o di qualsiasi altro diritto di proprietà intellettuale di terzi.